Il Rieti passa al Francioni: 3-0 senza tante storie
È 4-3-3 per Pascucci che si gioca una buona fetta di stagione, ma la capolista Rieti ha troppa fretta per osservare i buoni propositi in casa altrui, ha necessità di tagliare il traguardo promozione e non lascia scampo a un Latina poco manovriero e senza fantasia. Così finisce 3-0 per la capolista.
Eppure i nerazzurri non avevano cominciato male. Palazzi e Scibilia si cambiano di frequente fascia, ma palle per il monumentale Iadaresta non arrivano di frequente. Al 9’ una capocciata di Palazzi viene respinta sulla linea, poi al 14’ Atiagli scavalca il centrocampo per la fuga di Palazzi che taglia per la zampata di Iadaresta: fuori di poco. Il Rieti si rintana, non ha paura però fa semplicemente calcoli, anzi Cuffa sembra che giochi anche troppo basso rispetto alla sua visione di regista, mentre dall’altra parte il baby Bardini si fa notare per la pulizia dei suoi interventi e per la padronanza espressa nella sua porzione di campo. Ma è tutto un bluff. Al 26’ numero da foca di Marcheggiani con giravolta: se Bortolameotti è sorpreso dalla palla che sbatte sulla traversa è poi esterrefatto quando Cuffa sulla ribattuta lo castiga da fuori area. La figura da concierge per il portierino nerazzurro è certificata al 38’ quando ancora Cuffa lo sorprende sul suo palo con un altro tiro da fuori: 2-0 e buonanotte Latina, ora si fa dura. Anzi, allo scadere il Rieti prova a chiudere il match, ma prima Bortolameotti si riscatta su inzuccata di Marcheggiani, poi il fendente di Scotto soffia sul palo.
Nemmeno il tempo di ripartire che le velleità di reazione vengono soffocate dal 3-0: ballo del liscio della difesa nerazzurra su una palla vacante appena fuori dell’area e Luciani la piazza alle spalle dell’incolpevole Bortolameotti. Finisce qui, con Pascucci che prova la carta Pagliaroli nel tridente ma è troppo poco per scaldare i cuori dei tifosi nerazzurri. Tanta confusione e tanta amarezza.